Di seguito trovate l’articolo di BergamoPost:
I 5 milioni di euro investiti negli scorsi anni per ampliare e migliorare le scuole del paese hanno fruttato a Stezzano ben 2 milioni e 300mila euro di capacità di spesa grazie al decreto #SbloccaScuole. È il “premio” riconosciuto dal governo Renzi alle amministrazioni che si sono dimostrate virtuose in questo ambito. Attraverso la Legge di Stabilità, infatti, lo Stato ha concesso ai Comuni 480 milioni di euro di spazi finanziari, ovvero ha dato loro la possibilità di spendere determinate cifre già presenti in cassa o tramite l’accensione di mutui al di fuori del vincolo del pareggio di bilancio: nella nostra provincia sono arrivati 13 milioni di euro.
Così la sera di venerdì 13 maggio il Consiglio comunale di Stezzano ha approvato il bilancio consuntivo e la variazione (verso l’alto) di oltre 3 milioni di euro. Questo denaro verrà investito in 5 progetti ma, come ha sottolineato l’opposizione nel corso della seduta, per poterne usufruire è necessario che i lavori vengano tutti appaltati entro la fine dell’anno. L’Amministrazione conta di farcela, infatti il sindaco Elena Poma spiega: «Tra l’avanzo di amministrazione pari a 650mila euro e i 2 milioni e 240mila euro di spazi finanziari dello Stato, possiamo spendere ben 3 milioni di euro. Con mezzi nostri finanzieremo il rifacimento della piazza, che costerà circa 800mila euro e la riqualificazione del centro storico per altri 700mila euro. Sempre senza accendere mutui realizzeremo piste ciclopedonali per 384.825 euro e con l’avanzo di amministrazione daremo 100mila euro di contributo alla Parrocchia per la ristrutturazione del campanile». I finanziamenti verranno invece chiesti per realizzare il progetto della nuova biblioteca (il cantiere aprirà a novembre) che è stato migliorato e costerà in totale 1.162.500 euro rispetto ai 900mila iniziali. Altro mutuo anche per il restyling degli impianti sportivi di via Isonzo, compreso il rifacimento totale della pista d’atletica: l’opera costerà 737.500 euro. Come avanzo di amministrazione resteranno comunque 512mila euro.