Stezzano, 8 febbraio 2016 – Quando il giudice Ilaria Sanesi l’ha fatta entrare in aula per chiederle se era disponibile ad accogliere il figlio in casa, agli arresti domiciliari, la donna è scoppiata a piangere e, tra le lacrime, ha rifiutato. “Non me la sento”, ha detto inflessibile, stanca probabilmente di quel figlio che non ha fatto altro che procurarle problemi. E così l’uomo, un bergamasco di 36 anni, tossicodipendente, una sfilza di precedenti e tre condanne per evasione dagli arresti domiciliari, finito a processo per direttissima ieri mattina per il furto di caramelle, bibite e patatine avvenuto in un bar di Stezzano, è tornato nuovamente in una cella del carcere di via Gleno.
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