Quando hanno aperto il portellone dell’autotreno arrivato dalla Bulgaria per controllare cosa c’era a bordo, si sono accorti che qualcosa non andava: in pochi minuti i custodi della Schneider Electric di Stezzano hanno scoperto che oltre alla merce c’erano nove clandestini minorenni, in condizioni precarie.
I ragazzini erano sprovvisti di documenti personali, e non è ancora stato possibile stabilire la loro età e la loro nazionalità. Sul caso stanno indagando i carabinieri di Stezzano e di Bergamo.
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