«C’è un uomo armato», è psicosi Ma era un soffiatore di foglie

C’era un rapinatore armato di fucile; no, un terrorista con un mitra; anzi, due banditi in fuga dopo avere svaligiato una banca. In realtà, la minacciosa figura che si era profilata nell’ombra scatenando il panico a Stezzano era un operaio con in mano la custodia di un soffiatore per foglie secche. Ma in tempi di furti in casa, brutali rapine e attentati di massa anche una semplice ombra su un pianerottolo basta per far nascere la paura, blindare un quartiere, far accorrere le pattuglie e far alzare gli elicotteri. Oltre a far correre le voci più strane prima fra i passanti e poi su Internet. Stava pensando a tutt’altro il dipendente dell’impresa che ha in appalto le pulizie al condominio all’angolo fra via Zanchi e via Santuario, a Stezzano, quando ieri alle 10.30 ha aperto la porta al numero 2 della palazzina di quattro piani che ospita anche due bar e un albergo.

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